Sydney – Day #2: the City & Bondi Beach
Sydney si è svegliata col sole ed un bel calduccio stamattina, era questo il clima che aspettavamo, non di certo le nuvole di ieri mattina.
Dopo aver passato la notte a svegliarmi ripetutamente a causa dei compagni di stanza che entravano ed uscivano di continuo parlando ad alta voce, un importante interrogativo aleggiava nelle nostre teste: ma dove diavolo andiamo a fare colazione?
Viste le grandi spese del primo giorno, avevamo quasi paura a dirigersi verso un ipotetico posto dove la gente fa colazione, non volevamo farcela andare di traverso al momento del conto.
Così, camminando per King’s Cross (che di giorno ha una faccia totalmente diversa rispetto alla sera), il mio compare di viaggio ha pensato di fermarsi da McDonald’s a mangiare un McChicken con tanto di Coca Cola media per non trovarsi soprese sullo scontrino; io, dato che ho una pessima relazione con il mio metabolismo (e forse anche con il mio buonsenso che mi impedisce di mangiare un panino del McDonalds’ come colazione) ho preferito un normalissimo Toast con formaggio e prosciutto cotto con la solita e schifosa acqua sporca che qui hanno il coraggio di chiamare Caffè.
Dopo una modesta colazione da 9$ abbiamo deciso di adentrarci nella famosa “City”, ovvero il centro di Sydney.
The City
Non è così lontana la City, e risulta comunque una bella passeggiata da King’s Cross: le strade mi ricordano molto San Francisco e New York, anche se non ci sono mai stato.
Sydney è una grande metropoli, esattamente come Milano, tuttavia, geografia e cultura a parte, le due non sono lontanamente paragonabili in quanto a spazi aperti, grosse carreggiate e quantità di traffico (che a qui risulta davvero bassa). Insomma, è una metropoli molto vivibile.
Lungo la strada ci fermiamo presso vari Car Rental in vista del nostro prossimo viaggio verso Brisbane tra circa 5 giorni (raggiungiamo degli amici), pertanto volevamo informazioni circa i prezzi dei veicoli: una Toyota Yaris 1.2 costa circa 480$ per 4 giorni, fattibile. Alcuni noleggi chiedono anche una cauzione di circa 3500$, meglio evitarli.
Dopo la lunga sfacchinata arriviamo finalmente in una zona piena di negozi e ristoranti vari, tra cui l’immancabile McDonalds’ e il famoso Subway.
I nostri occhi si illuminano quando poco dopo scorgiamo un centro Vodafone aperto (visto che comunque, a conti fatti, è domenica): non ero mai stato così felice di vedere un negozio di quella compagnia telefonica che in Italia si diverte a spennare così tanto i propri clienti (cosa che non cambia di molto qui).
Ci interessava avere internet in 3G sullo smartphone, perché alla fine in ostello la connessione Wi-Fi non funziona mai e non è vero che sono presenti Hotspot gratuiti ovunque.
Per la somma di 25$ al mese, Vodafone da diritto a circa 450$ in chiamate verso l’Australia e il resto del mondo (con varie restrizioni per paesi specifici) e 500Mb di internet.
La cifra che vi ho detto per le chiamate potrebbe essere sbagliata, perché in effetti non è lì che mi sono soffermato, mi interessava internet a tutti i costi.
Lo so, uno come me, abituato ad avere 20GB di internet al mese con 3 può solo ridere di fronte a 500Mb, ma credetemi, non c’è tanto di meglio a prezzi più competitivi.
La particolarità interessante è che la navigazione sui social newtorks come Facebook, Twitter, Foursquare e Tumblr non viene tariffata nei 500mb, in pratica è gratuia. Ovviamente niente YouTube o filmati in streaming, perchè sennò davvero finirebbero in un giorno.
Oltre alla sim, mi ha colpito un aggeggio molto intelligente: il Pocket Wi-FI.
3 Italia ha proposto un oggetto simile che permette di creare una rete WI-Fi utilizzando una sim card all’interno, tuttavia questa di Vodafone (il Pocket Wi-Fi appunto) funziona con una batteria, e quindi potete portarla in giro a piacimento… figata!
Con 79$ si acquista l’accessorio e si ha diritto a 5GB di internet per un mese, senza limite di dispositivi, dopodiché è possibile cambiare piano e sceglierne uno in base alle proprie esigenze (anche perché dopo un mese si disattiva la tariffa iniziale).
Entusiasti del nostro nuovo numero australiano, ci dirigiamo verso Subway per pranzare.
Per chi non lo conoscesse, si tratta di una sorta di un fast-food, ma molto più sano di McDonald’s: potrete mangiare panini personalizzati con gli ingredienti da voi preferiti; una commessa si occuperà di farcire il vostro panino nei minimi dettagli. La scelta inizia dal tipo di pane (francese, lungo…etc) poi si passa la condimento primario (tonno, carne, pollo…etc) e si finisce con i condimenti secondari (insalata, pomodori, cipolle, salse varie…etc).
Con circa 8$ farete un pasto molto più sano di altri fast food della zona (sempre che non bombardiate il vostro panino ingredienti pesanti).
Bondi Beach & Skate Park
Dopo pranzo abbiamo deciso di dirigerci verso la spiaggia più famosa di Sydney: Bondi Beach.
Il percorso è stato piuttosto tortuoso in quanto non sapevamo la giusta fermata dell’Autobus; ne abbiamo approfittato per esplorare ulteriormente la “City”.
Abbiamo visto l’immenso e maestoso Hilton Hotel di Sydney, altri McDonald’s, Starbucks Coffee e l’immancabile Apple Store.. più altri negozi più o meno famosi.
Dopo circa mezz’ora di Autobus siamo giunti finalmente alla spiaggia di Bondi: l’aria che si respirava era già diversa, si vedeva proprio che eravamo vicino ad un mare “vivibile”, al contrario della zona dell’Opera che è una specie di porto.
Dopo aver visto uno scorcio della spiaggia siamo rimasti a bocca aperta per il panorama che si è presentato davanti ai nostri occhi, uno scenario sicuramente unico.
Scesi nella zona della spiaggia ci siamo rilassati, io ho fatto un po’ di foto a surfisti e a turisti ambigui, al paesaggio e al mare.
Subito dopo, un altro luogo ha attirato la nostra attenzione: lo Skate Park.
Situato proprio vicino alla spiaggia di Bondi, questo piccolo “parco” riunisce giovani skater di tutta la città. E’ sufficiente vedere le foto per capire che bisogna essere professionisti per partecipare, altrimenti si rischia di farsi male, soprattutto nella “pool”, una piscina vuota in cui i ragazzi effettuano vari “tricks” (acrobazie) al limite della fisica.
Il bello della zona è che sono tutti estremamente rilassati: ci sono uomini e donne che camminano per strada scalzi con la muta e la tavola da surf in direzione mare, rispettabili uomini in giacca e cravatta che si spostano in skateboard, bambini che si divertono, ragazzi che prendono il sole…. insomma, il relax totale.
Nella zona della spiaggia pullula di negozi di prodotti dedicati ai surfisti: all’interno sono presenti dalle tavole da surf alle t-shirt per gli appassionati, qualsiasi cosa necessaria e non; un vero paradiso per gli amanti di questa disciplina.
Acquisto della giornata (dopo il Pocket Wi-fi di Vodafone): telo mare nero con cartelli australiani disegnati. Soddisfatto.
Una volta tornati in ostello ci siamo rilassati, lavati, vestiti e ci siamo preparati per uscire a cena.
E’ stato bello sentire dalla nostra camera i Coldplay cantare allo stadio poco distante, è stato brutto scoprire che, una volta usciti, il vento era molto forte e stava quasi iniziando a piovere.
Il mix freddo+stanchezza ci ha costretti a tornare in ostello, dopo una veloce cena piuttosto nauseante in un ristorante thailandese, al fine di riposarci un po’.
November 19, 2012 @ 4:40 pm
Ciao Ricky,
sto seguendo con molto interesse le tue notizie dall'Australia e mi piace molto il modo scorrevole con cui scrivi e racconti le tue giornate. Se permetti, vorrei farti una domanda. All'incirca quanto durerà il tuo soggiorno in Australia?
Ti auguro un buon proseguimento e non dimenticarti di aggiornare il blog! 🙂
Ciao, a presto.
November 19, 2012 @ 6:24 pm
Ciao Matteo,
sono davvero molto contento di questo commento, mi fa piacere che ci sia gente che apprezza il mio lavoro notturno 🙂
Guarda, sinceramente non saprei… io ho il visto per un anno, si vedrà!
Finché la connessione ad internet me lo permetterà, continuerò ad aggiornare il blog 🙂