Sydney – Day #5: Rushcutters Bay Park & Relax
Che sveglia sarebbe senza rumore? Stavolta non è stata colpa dei tedeschi ma di un fastidioso allarme che improvvisamente ha iniziato a suonare nel bel mezzo della mattinata. Fortuna che il sonno ha prevalso su me e sono riuscito miracolosamente a riaddormentarmi. Sono finalmente riuscito a dormire fino a tardi, mi ha svegliato il compare attorno alle 13, quindi a conti fatti è la prima volta che dormo così tanto qui in Australia (circa 7 ore e mezza totali) In realtà sono stato svegliato altre due volte nel corso della dormita, ma si trattava di interruzioni di piacere: messaggi di amiche care e donna delle pulizie che entra gridando contro i tedeschi per il cattivo odore che aleggia nella stanza. Olè!
Una volta sceso dal letto verifico il segnale Wi-Fi….mm..non funziona, evvai, non è cambiato niente dagli altri giorni! Tempo di una lavata veloce, riordino l’armadietto perché non vorrei sembrare disordinato, e poi esco per fare colazione. Il tutto alle 14:10 circa, è da me.
Arrivato al solito bar di tutti i giorni decido improvvisamente che era giunto il momento di dare un taglio netto alla mia vita. Ci voleva un cambiamento, qualcosa che mi rendesse felice e non mi facesse sentire troppo attaccato alle abitudini, ecco perché non ho ordinato il toast con prosciutto e formaggio… l’ho preso con formaggio e prosciutto. Mentre ci dirigevamo alla nostra prossima meta mi sono accorto che stavo per starnutire e, come al solito, avevo dimenticato i fazzoletti a casa (in ostello), pertanto, la mia mente da italiano abituato ai negozi italiani ha pensato “Massì, compro un pacchetto in quel market e sono a posto”. Per fortuna che, una volta di fronte ai pacchetti, ho deciso di comprarne solo uno… il prezzo? 2$. Uscito dal negozio ho pensato che sia tutto proporzionato alle sigarette: un pacchetto di sigarette costa 20$, un pacchetto di fazzoletti 2$, all’arrivo a Sydney ho dovuto pagare la tassa sulle sigarette perché avevo due stecche, quindi chissà cosa sarebbe successo se avessi portato due “stecche” di fazzoletti…..avrei dovuto pagare la tassa anche lì!
Rushcutters Bay Park
Dopo la colazione ci incamminiamo verso il Ruschutters Bay Park, ma non fate caso al nome strafigo, è un comunissimo parco in una zona portuale di Sydney che assomiglia a Genova o ad altre località simili vicine all’Italia. Lì scopriamo che anche a Sydney esiste il vento, quello fastidioso che ti entra nelle ossa. Dopo un po’ di relax e i miei soliti tentativi falliti di utilizzo della connessione ad internet ci dirigiamo verso il centro di Sydney. Lungo la strada ci fermiamo a prendere del buon Sushi da mangiare in un parco lì vicino, l’unica nota dolente della giornata rimane però il vento, oggi particolarmente cattivo…così cattivo che sarà stato anche trento.
Dopo esserci ulteriormente rilassati in quest’altro parco vicino alla City, ci siamo fermati da Starbucks per un sempre buonissimo frappuccino (non economico ma vabbè, qui si paga tanto anche l’aria!), per poi dirigerci verso i magnifici negozi australiani di Prada e Gucci. Tranquilli, non siamo entrati, ma per le donne lettrici ho trovato il modo di farle morire d’invidia, et voilà:
Belli vero? Solo da fuori però… non voglio sapere quanto costi un calzascarpe di Gucci o un pacchetto di salviettine intime di Prada. Probabilmente non basterebbe uno stipendio italiano intero. Tornati verso King’s Cross, il compare è andato in stanza e io mi sono fermato in zona per visitare un paio di negozi; è lì mi sono accorto di un paio di cose:
[Momento osservazioni: ON]
Dunque…. la gente qui a Sydney è davvero cordiale: quando entri in un negozio (o in una banca, come avete avuto modo di leggere ieri) sono sempre gentili e simpatici, ti chiamano “Mate” (amico) e ti chiedono sempre “What’s up?” o “How’s going?” (Che si dice, come va), e sembrano davvero interessati ad una tua risposta. Le prime volte mi sentivo un po’ a disagio, non sono abituato a questo interesse da parte di totali sconosciuti, ma poi diventa piacevole: arrivi ad avere una sorta di rapporto d’amicizia con i commessi. Oggi ad esempio mi sono fermato a parlare con un commesso in merito alle connessioni ad internet in Australia: mi ha dato un po’ di dritte e tolto un po’ di curiosità, e non mi ha fatto il muso perché me ne sono andato senza comprare niente!
[Momento osservazioni: OFF]
Il pomeriggio è finito in una modalità piuttosto nerd: relax a letto col pc e cena a base di sushi (si, ancora sushi) portata a casa dal compare. Non male eh? Dopocena ci siamo diretti nello stesso pub di ieri sera col nostro new friend Mike dalla Svezia, troppo simpatico! Abbiamo anche incontrato un altro amico per strada, su un marciapiede. Era grosso, nero e veloce. Per evitare che pensiate male (pervertiti) vi posto la foto: