Sydney Day #6 – Tower Eye & Curiosità
Diario di bordo, data stellare…. ehm ehm, no, non è una sitcom da nerd questa, è solo il mio diario personale e pubblico sulla mia/nostra esperienza a Sydney, ed eccoci pronti per una nuova “puntata”. Prendete i pop corn, collegate i cellulari al caricabatteria e preparatevi, perché oggi tra avventure e curiosità c’è proprio da sbizzarrirsi
La giornata inizia alle 13:00 anche oggi con una sveglia da parte del compare con un tatto assolutamente mostruoso: “OOOOOH SVEGLIATIIII!!!!”.
Ancora addormentato e rimbambito dalla delicata e dolce sveglia, mi metto subito “al lavoro” per cercare un posto un po’ diverso in cui mangiare.
Niente Toast per colazione oggi, perché qui i ristoranti chiudono alle 14:30, non avremmo fatto in tempo.
Dato che avevamo voglia di mangiare qualcosa di sano, ci siamo diretti in un ristorante italiano.
A primo impatto non sembrava proprio italiano: cinesi alla cassa, cinesi nel frigorifero, cinesi al bar, cinesi, cinesi, cinesi ovunque!
Ma poi salendo le scale abbiamo trovato in un’altra sala il classico tipo con la faccia da italiano, e ci siamo sentiti un po’ meglio.
In circa 15 minuti è arrivato il pranzo: io ho mangiato un piatto di spaghetti alla bolognese e il compare ha tentato la fortuna con le lasagne.
Esattamente come al gratta&vinci, la fortuna non esiste, infatti le lasagne avevano il sugo acido ed erano quasi immangiabili e gli spaghetti non erano niente di entusiasmante, ma per 10$ mi accontento, visto che, dopotutto, era cibo sano.
Durante il pranzo abbiamo approfittato del momento di pausa per dedicarci a controllare un sito che c’aveva segnalato il nostro amico svedese Mike la sera prima: si tratta di standbyrelocs.com, un sito che, come tanti altri, si occupa di “Relocate”, ovvero di smistare varie macchine in giro (in Australia in questo caso). In pratica, sono le automobili che derivano dai vari noleggi e che devono essere riconsegnate nel luogo di partenza originario.
Ad esempio: noi abbiamo noleggiato la macchina da Hertz, filiale di Sydney, e la riconsegneremo alla filiale dell’aeroporto della Sunshine Coast; quella macchina però dovrà essere riportata a Sydney, pertanto, siti di “relocation” si occuperanno di trovare qualcuno disposto a riportarla. Il vantaggio? Colui il quale decide di riportarla non pagherà nessuna spesa di noleggio, e a volte nemmeno la benzina. Si tratta giusto di qualche spicciolo (si parla in media di circa 5$ al giorno).
Purtroppo per noi era troppo tardi, e nessuna macchina soddisfava le nostre date, peccato!
Sydney Tower Eye
Dopo il pranzo ci siamo diretti alla Sydney Tower Eye, una torre alta 300 metri che permette ai turisti di vedere la città dall’alto, sicuramente un’attrazione da non perdere.
Il biglietto costa 26$, ma con 55 potrete partecipare anche alla “Sky Walking”, una camminata all’ultimissimo piano in cui non ci saranno vetri a separarvi dalla visuale.
Prima di salire al penultimo piano è possibile vedere un piccolo filmato in 4D, una tecnologia che permette di vedere il film in 3D con ulteriori effetti che lo rendono più realistico. Ad esempio, c’era una scena in cui un surf passava davanti alla telecamera e schizzava acqua ovunque, in quel momento è arrivato un piccolo getto d’acqua sulla “folla”.
Che dire… la visuale da lassù lascia senza parole! A voi i commenti:
Una volta usciti dalla torre abbiamo fatto un giro nei dintorni per un sempre buon caffè di Starbucks e qualche occhiata ad alcuni assurdi prezzi di vestiti e scarpe.
Tornati in ostello ho riscoperto con piacere che il Wi-Fi non funzionava per l’ennesimo giorno, però ho notato che al piano terra funzionava, quindi ho acceso il cervello e fatto 2+2: se al piano terra funziona e al primo no (ma solo perché l’host non riesce ad ottenere un indirizzo IP) allora vuol dire che dev esserci un Access Point con qualche problema che ha bisogno di essere riavviato, magari semplicemente perché è surriscaldato.
Detto, fatto: mi dirigo verso l’access point del primo piano, stacco e riattacco la corrente et voilà, connessione funzionante!
Anche stasera per cena Sushi: economico, buono e genuino. E’ stato bello vedere in strada i ragazzi in gruppo che cantavano le canzoni di natale ai passanti come nei classici film americani tipo “Mamma ho perso l’aereo”. Si, bello ma triste, perché il natale, purtroppo, è un momento malinconico (almeno per me, che non sono più un bimbo in attesa di babbo natale).
Dopocena siamo usciti e ci siamo incontrati con un vecchio amico italiano che è qui in Australia da 6 mesi. Grazie a lui abbiamo scoperto un po’ di interessanti curiosità; ecco perché ho deciso di scriverle qui sotto assieme ad altri dettagli scoperti da noi nelle giornate precedenti:
- in ogni locale in cui vengono venduti alcolici è richiesto un documento d’identità per dimostrare la maggiore età, altrimenti non si può bere, nemmeno una birra, e in alcuni locali non si può addirittura entrare. Anche se dimostrate 35 anni ma avete dimenticato il documento non c’è comunque niente da fare, non si entra o non si beve.
- i lavori di ristrutturazione o lavaggio della strada, così come la sistemazione dell’asfalto e simili vengono fatti di sera, per evitare di bloccare il traffico (che poi non è neanche così eccessivo) di giorno.
- qui esiste il BYO nei ristoranti, ovvero il “Bring Your Own” (porta il tuo), e si riferisce a quei ristoranti che non hanno la licenza per vendere alcolici (perché non viene concessa oppure perché è troppo costosa) e che quindi, con una “tassa” di 2$, permettono al cliente di portare la propria bottiglia di vino, birra o alcolico da accompagnare al pasto.
- gli alcolici non vengono venduti nei supermercati, esistono dei “Bottle Shop” dedicati.
- non è possibile uscire al di fuori dello spazio di un locale (sia interno che esterno) a bere la propria consumazione
- alcuni locali hanno delle linee tratteggiate al di fuori che delimitano l’area fumatori, ovvero lo spazio in cui i clienti devono mettersi a fumare. Non ci sono muri, aspiratori o barriere strane, e sono aree che si trovano anche in mezzo ad una strada (fuori da un pub ad esempio).
- molte macchine hanno una “P” attaccata nella zona della targa, ma non è come la nostra di “Principiante”, questa serve per far capire in che zona può essere parcheggiata
November 23, 2012 @ 2:17 am
Mi è piaciuta la parte in cui ti sei ingegnato per risolvere i problemi al wifi ed ho apprezzato davvero tantissimo l'elenco delle curiosità in fondo all'articolo. Secondo me da buona parte di quei punti l'Italia dovrebbe prendere esempio, a partire dai primi due.