Usa Day Trip #18: rumori molesti
Sono le 09:00 a San Francisco e io rimando la sveglia. Sono le 10:00 a San Francisco e io rimando la sveglia. Sono le 11:00 a San Francisco e io rimando la sveglia. Sono le 12:00 a San Francisco e io sbadiglio e rimando la sveglia. Sono le 12:22 a San Francisco e…oh, dannazione, è la terza volta che bussano per rifare la camera, forse è meglio svegliarsi ed iniziare la giornata; d’altronde si sa, svegliarsi presto vuol dire poter fare più cose in un solo giorno.
La giornata inizia molto bene in quanto i miei ordini da Amazon USA sono finalmente arrivati in ostello. Quanto è bello poter mettere come indirizzo di consegna la dicitura “California”? Sarebbe bello potersi abituare:

Dopo aver verificato il contenuto dei miei ordini di Amazon (pensate che qui è possibile ricevere il pacco poche ore dopo l’ordine effettivo grazie al servizio chiamato “same day delivery”), abbiamo guardato fuori dalla finestra e, quasi commossi, abbiamo visto…. LE NUVOLE!
No, non è la prima volta in vita nostra in cui vediamo delle nuvole, in realtà, come ho scritto qualche giorno fa, esse sono fondamentali per il tipo di scatti fotografici a cui siamo interessati, i Timelapse (filmati composti da migliaia di fotografie in cui movimenti che normalmente richiedono molto tempo vengono mostrati in qualche secondo, ndr), pertanto potevamo finalmente rispettare la tabella di marcia e andare a lavorare.
La destinazione prevista per oggi era la Coit Tower, e si, anch’io ho pensato male la prima volta che ho sentito il nome; diciamo che, dopo averla vista, la situazione non è migliorata.
La torre del Coito, o forse è meglio chiamarla in inglese “Coit Tower”, è un pilone molto lungo e stretto che si erige nella città penetrando la zona della Fisherman’s Wharf.
Ok, forse l’ultima frase era piuttosto ambigua, in ogni caso, è molto dura venire fino a qui. Ok, è ambigua anche questa, la smetto.
Il percorso per salire verso la zona della Coit Tower inizia poco dopo la sede della Levi’s, che, ovviamente, abbiamo visitato:
All’interno è possibile trovare un negozio esclusivo con vari indumenti dal prezzo fisso di 299,90$. Seppur io non ami particolarmente questo marchio, devo dire che molti giubbotti in jeans sono davvero belli, tuttavia, credo che il prezzo sia troppo alto. E’ stato interessante vedere un marchio come questo produrre magliette ed indumenti vari per i 49Ers, la squadra di football di San Francisco.
Dopo aver fatto visita ai Levi’s Headquarters, siamo tornati verso la nostra meta principale: come vi dicevo precedentemente, il cammino è piuttosto faticoso in quanto bisogna salire su diverse scalinate; divertente per chi vuole fare un po’ di sport.
Pensate, a fianco di queste scale di sono case abitate ed arredate magnificamente anche se, passando in questa zona, sembra di essere nella giungla. E’ davvero magnifico!
Tuttavia, già da prima di entrare al negozio Levi’s avevamo sentito qualche rumore strano proveniente, probabilmente, dal cielo. Ci stavamo chiedendo cosa fosse, non riuscivamo a capire, sembrava un vento davvero fortissimo, come se stesse per formarsi un Tornado.
Non si trattava di un Tornado purtroppo, ma è stato ugualmente spettacolare vedere i Blue Angels eseguire varie acrobazie in cielo.
“E’ un uccello”
“è un aereo”
“no…è…un aereo!”
I Blue Angels sono un team di volo acrobatico della marina militare degli Stati Uniti composto da diversi McDonnell Douglas F/A-18 Hornet che si esibiscono in tutta l’America seguiti da migliaia di fan ammaliati dallo spettacolo.
Non è stato facile fotografarli vista la velocità e la lontananza, tuttavia, avete modo di vedere gli aerei in cielo per capire come sono fatti (nel caso non vi fosse mai capitato di vedere un aereo in cielo). Può sembrare strano ma, per quanto mi piacciano aerei del genere, non mi era mai capitato di vederli in azione, è stato davvero molto bello, così com’è stato bello salire le scale verso la Coit Tower e girarsi ogni due secondi per osservare il cielo perdendo l’equilibrio per via del peso dello zaino.
C’è un grande “movimento” militare in questi giorni a San Francisco in quanto una piccola barchetta della Flotta del Pacifico è arrivata al porto da qualche giorno in occasione della “Fleet Week”, una settimana in cui è possibile appunto ammirare questi giganti del mare, godersi spettacoli aerei e conoscere i militari. Sono un paio di giorni infatti che, girando per locali ed autobus, incontriamo sempre qualche militare con la divisa della marina (no, non possono vestirsi in borghese nemmeno se escono a bere una birra), affascinante. Proverò a farmi un Selfie con un militare nei prossimi giorni.
Una volta finite le scale, perso un polmone, fumata una sigaretta e perso anche l’altro, ci siamo messi finalmente a scattare le nostre tanto amate sequenze con le nuvole sopra la città, con tanto di cinesi che venivano a fare domande ogni trenta secondi sulla nostra attività. Probabilmente, se dovessimo tornare domani nello stesso posto, troveremmo un cinese con i nostri stessi vestiti e la nostra stessa attrezzatura a fare un time lapse.
Il tempo scorreva più velocemente delle nuvole sopra di noi e, prima di quanto ce lo aspettassimo, è arrivata la famosa “Golden Hour”, ovvero il momento in cui il sole inizia la sua discesa verso il tramonto totale, fase che di solito dura circa un’ora e che rende tutto colorato di un arancione dorato perfetto per delle foto meravigliose.
Peccato che, secondo il planning, a quell’ora saremmo dovuti essere dall’altra parte della città in un altro posto meraviglioso; il vantaggio di essere a San Francisco però, è proprio quello di trovare viste e luoghi fantastici ovunque, infatti, una volta finito il Time lapse alla Coit Tower e ritirata tutta l’attrezzatura, ci è bastato fare due passi verso la discesa per capire che dovevamo assolutamente tirar fuori nuovamente fotocamera e cavalletto.
Poteva forse mancare una bella sequenza con il Bay Bridge, Alcatraz e il tramonto?
Nel frattempo, sempre più persone si fermavano a chiedere cosa stessimo facendo: anche chi non chiedeva, probabilmente ci prendeva per pazzi vedendo la fotocamera ferma a scattare foto ogni tot secondi.
Dopodiché ci siamo diretti al Pier 39 della Fisherman’s Wharf, zona che vi ho descritto in QUESTO articolo, per poter cenare da Hard Rock Cafè, dato che ho sempre comprato la maglietta ma non mi sono mai fermato a mangiare in nessuna parte del mondo. Si lo so, sono strano.
Come ogni Bar/Ristorante americano che si rispetti, le porzioni sono davvero grandi, o forse sembravano grandi soltanto a me. Ah, a proposito, se la foto è un po’ mossa e sfocata è colpa sua:

Per quanto riguarda il socio qui sotto, non era colpa della Sangria, è proprio fatto così, mangia l’Hamburger con le posate (#PrayforDaniel):
Dopo il buonissimo Hamburger, la gustosa Sangria e il succulento conto che non ha di certo contribuito al giramento di testa bensì al giramento di pal….azzi sotto alla Coit Tower, ci siamo diretti in Ostello per goderci un po’ di meritato riposo. La giornata è stata fisicamente produttiva anche oggi: secondo il mio braccialetto abbiamo fatto circa 9km a piedi, ma bisogna contare anche i 10-13 kg costanti che portiamo sulle spalle; un mese così e posso partecipare ai casting per il nuovo Rambo.
Prima di lasciarvi col video della giornata, ci tenevo a sottolineare un’altra piccola differenza con l’Italia: mentre ero fuori a fumare, un ragazzo mi ha chiesto una sigaretta, gliel’ho offerta e lui voleva darmi a tutti i costi 50 centesimi di dollaro. Avete mai visto una cosa del genere dalle nostre parti?
Anyway, ecco il video del giorno registrato prima di prendere l’Autobus oggi pomeriggio vicino a Union Square:
Ebbene si, questo simpatico vecchietto ascoltava musica Hip Hop tramite un altoparlante montato sulla sua carrozzina elettrica, avreste dovuto vedere le sue movenze poco prima che iniziassi a registrare il video: snodato come un giovincello!
Buonanotte a me, buongiorno a voi