E’ finalmente arrivato il giorno del grande viaggio. Niente Coast to Coast, tuttavia, per arrivare a San Francisco da Blackfoot (ID) sono 1.300km attraversando il deserto del Nevada. Quante ore di viaggio avranno affrontato i vostri eroi? Quanti pieni di benzina avranno fatto? E soprattutto, quanti cinesi ci sono nel deserto?
“Ricky allora domattina partiamo per le 6?”
“Beh dai, penso che potremmo svegliarci alle 6 e partire alle 7”
Ancora non riesco a spiegarmi come siamo riusciti a partire alle 10, tuttavia, ciò che conta è che siamo partiti.
So che vi sembrerà che stiamo facendo un viaggio di 100 anni verso un altro pianeta, ma quando ti sposti in America è sempre per grandi distanze, quindi devi essere preparato per ogni occasione, soprattutto quando sai che il 90% del tuo viaggio sarà in mezzo al deserto. No, qui non ci sono gli “Autogrill” se è questo che state pensando, si incontrano molto raramente stazioni di servizio, ecco perché, ogni volta che si ha la possibilità di far benzina si fa anche se ce n’è abbastanza.
Dato che abbiamo avuto la fortuna di avere una macchina moderna con ogni tipo di presa e/o connessione, è stato un piacere usare l’iPad come navigatore e/o mezzo d’intrattenimento durante il viaggio.
Dopo soli 30 minuti di viaggio, una pattuglia della Polizia inizia ad inseguirci e ci fa accostare, il motivo? Eccolo spiegato nel Vlog numero 3:
Dopo le disavventure con la Polizia, ci imbattiamo in una delle ultime città prima del deserto: Jackpot. Come suggerisce il nome, questa città ha ogni forma di gioco d’azzardo legalizzato, come nella maggior parte del Nevada.
Viaggiando c’è sempre il timore di essere fermati: qui infatti fermano tranquillamente anche in autostrada; se una pattuglia ti insegue con i lampeggianti accesi, sei obbligato ad accostare. Il punto è che qui i limiti cambiano spesso, ma la gente lí rispetta, anche perché, se sfori anche solo di 5 miglia il limite, in pochissimo tempo di trovi una pattuglia alle calcagna. Qui ogni macchina potrebbe essere una pattuglia della polizia in borghese e, dato che cose del genere succedono spesso, le persone preferiscono rispettare i limiti e le leggi piuttosto che incombere in sanzioni piuttosto pesanti (in alcuni stati si può arrivare anche all’arresto).
Dopo qualche miglia nel deserto, abbiamo visto un ragazzo da solo camminare con lo zaino in spalla ed una tanica vuota sotto il sole cocente: aveva sicuramente finito la benzina della macchina, pertanto non resta altro modo che scendere ed iniziare a camminare senza sapere per quanto tempo. Avremmo voluto aiutarlo ma non abbiamo avuto la possibilità a causa della mancanza totale di spazio in macchina.
Sulle strade, lungo i bordi della strada e quelli delle strisce centrali, ci sono dei rilievi che, se toccati con le gomme della macchina, iniziano ad emettere un gran rumore e a far vibrare tutta la macchina. E’ un tipo di precauzione molto utile per evitare di addormentarsi: se iniziate a sbandare la macchina vibrerà e farà rumore, è una misura preventiva. Anche in Italia abbiamo queste “prevenzioni”, ma non di certo su tutte le strade come qui.
Un’altra curiosità interessante è che se anche non ci dovessero essere poliziotti in borghese bisogna comunque stare attenti agli altri automobilisti: ogni comportamento anomalo verrà segnalato alla polizia. Se ad esempio iniziate a sbandare tra una corsia e l’altra verrete segnalati come “possibili ubriachi”; in questo caso, la polizia sarà dietro di voi in pochi minuti, anche nel deserto.
Durante il percorso abbiamo trovato moltissimi cartelli interessanti di cui purtroppo non siamo riusciti a fare una foto, tuttavia, per pura informazione e curiosità vostra, cercherò di farveli capire al meglio:
“Report shooting on highway”: cartello giallo di pericolo che invita i cittadini a contattare la Polizia in caso di spari in autostrada. Si, qui sparano!
“Prison area. hitchhiking prohibited” : nelle aree delle prigioni (nel deserto ne abbiamo viste circa 3) è assolutamente vietato sostare (se non in caso d’emergenza) e soprattutto severamente vietato caricare autostoppisti: potrebbero essere carcerati evasi.
“Patrolled by Aircraft”: nelle vaste aree del deserto è sicuramente molto difficile controllare eventuali criminali o sospettati nelle varie corsie, ecco perché la zona viene controllata con degli elicotteri.
A quasi metà strada ci siamo fermati ad una stazione di servizio per fare rifornimento. Una volta entrato ho deciso di prendere un Espresso:
“An espresso”
“What?”
“Espresso..”
“What’s that?”
“A coffee”
“Oh, is right there”
Dimenticavo che in questa zona sono tutti Redneck. Ad ogni modo, una volta uscito dalla stazione di servizio mi convinco che il posto migliore di quel caffè sarebbe stato nel cestino.
Il Nevada è incredibile: ci sono deserti ovunque e pochissime stazioni di servizio/città. Un dato interessante è anche il fatto che non ci siano cinesi, mancanza che viene compensata con la presenza di slot machine. Ogni bar, ristorante o stazione di servizio ha una serie di slot machine con cui perdere soldi, casa e mutande.
Il viaggio non ha avuto altri eventi particolari in quanto, come già detto, la strada è tutta dritta e sempre uguale per 1000km, cosa potrebbe succedere se non….oh dannazione, la Polizia ci ha fermati ancora! Questa volta perché, secondo loro, andavamo a 80 miglia quando in realtà eravamo a 65 con il Cruise Control inserito.
E’ sempre bello guardare Matrix in macchina
Dopo ben 13 ore di viaggio siamo riusciti ad arrivare a San Francisco: l’emozione è stata unica. Entrare in città passando per il Bay Bridge è qualcosa che non si può spiegare, così come il fatto di aver realizzato il desiderio di andare nella città dei tuoi sogni.
Anche se il benvenuto a San Francisco non è stato particolarmente bello in quanto, una volta arrivati in ostello, abbiamo scoperto che c’erano 200$ aggiuntivi da pagare per le tasse (che, secondo un errore non erano stati segnalati) e 23$ al giorno per parcheggiare la macchina dato che qui non esistono parcheggi gratuiti.
La vista da una delle finestre della nostra stanza
C’è un sacco di roba da riordinare!
In ogni caso, la giornata è stata davvero lunga e, dato il viaggio, siamo piuttosto distrutti. Nei prossimi giorni ci saranno articoli su tutte le mete spettacolari che visiteremo.