USA Trip Day #29: Non pensare di andartene così facilmente, Ricky.

Io amo l’America, l’America ama me, questo l’ho capito oggi, dopo che ho assistito a scene assurde grazie a delle gentili TESTE DI C….arambola che lavorano in Lufthansa e hanno deciso di fare sciopero.

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Innanzitutto dovete sapere che il mio volo di ritorno è stato prenotato (ovviamente da me) per il 20 ottobre, partenza da Idaho Falls, scalo a Denver, secondo scalo a Francoforte e infine arrivo a Milano Malpensa (la mattina del 21).

 

Tutto è iniziato ieri sera quando sono rientrato dal Salmon River: non appena connesso al wifi, ho ricevuto questa mail:

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Per chi non avesse capito, la mail dice che, a causa di uno sciopero per il giorno 20 e 21, le tratte operate da Lufthansa (nel mio caso Denver -> Francoforte e Francoforte -> Malpensa) potrebbero subire ritardi e/o cancellazioni.
Indispettito, mi sono subito recato sul sito di Lufthansa, e la situazione non è certo migliorata:

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Insomma, tutti i voli da e per Francoforte sono stati cancellati e, in totale, sono 1450. Pensate quante persone sono rimaste a terra, e volete sapere perché? La causa dello sciopero è una lamentela dei piloti riguardante la loro pensione; non ho voluto approfondire in quanto ero impegnato a procurarmi un fucile al supermercato da puntare alla testa di chi ha avuto questa idea geniale.

 

A quanto pare però, il volo Denver –> Francoforte non è stato cancellato in quanto lo sciopero, per il primo giorno, riguardava soltanto i voli a corto raggio e si sarebbe esteso ai lungo raggio il 21, quindi, avrei fatto in tempo ad arrivare a Francoforte e trovare una soluzione.
Nella mia testa ero abbastanza tranquillo dato che, quando succede una cosa del genere, la compagnia è obbligata a trovare una soluzione. Io pensavo ovviamente all’albergo pagato per una notte a Francoforte e partenza il giorno dopo, come spesso succede; leggendo sul sito di Lufthansa peró, ho scoperto che, una volta arrivato a Francoforte, mi avrebbero dato al massimo un voucher per prendere IL TRENO fino a Milano.

 

IL TRENO.

 

Il treno.

 

Treno.

 

NO NO NO.

 

Tre No.

 

(lo so, è un battuta meravigliosa)

 

Ma dico….siete pazzi?

 

Dheiritb384&4!(€;@/fbeiebr!!!!!!! (Varie parolacce censurate)

 

“/@:’€3€;!3&29nfjehwozkfhk&;&3€&!!! (Ok, queste erano le ultime)

 

Insomma, avevo sempre più motivi per comprare un fucile da Wallmart (ricordate che si possono comprare esibendo semplicemente un documento).

 

Le mie parolacce erano dovute anche al fatto che, se avessi voluto prendere un aereo verso casa dopo esser stato una notte in albergo, avrei dovuto pagare tutto di tasca mia, come specificato sul sito Lufthasses.. Oh pardon, Luftdickheads… Oh scusate, Lufthansa.

 

Aggiungendo il fatto che adesso in Germania c’è l’OktoberFest, sarebbe stato difficile trovare una sistemazione cosí velocemente.

 

Lo so che mi avete odiato per il viaggio che ho fatto, ma potevate dirmelo in faccia una volta in Italia anzichè diventare piloti d’aereo, farvi assumere in Lufthansa e iniziare scioperi a caso, un po’ come quando facevo sciopero a scuola perché la carta igienica era rosa.

 

Date le varie belle notizie, non è stato un bellissimo rientro a Blackfoot e, se aggiungiamo il fatto che sono partito con la valigia piena e ora è ancora più piena, la notte sarebbe stata molto lunga per preparare tutto.

 

 

Foto fatta con iPhone 6 Plus che non c’entra nulla (non è meravigliosa?):

 

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Al mattino, nonostante tutto, mi sveglio carico e pronto per affrontare il lungo viaggio, ormai avevo deciso che mi sarei fermato a far festa con qualche tedesco a Francoforte.
Mi preparo, chiudo la valigia e mi faccio accompagnare all’aeroporto di Idaho Falls, a circa trenta minuti da qui.

 

Una volta arrivato, l’assistente al Check-In di United inizia a storcere il naso in quanto, secondo lei, io non ero autorizzato a fare il check-in oggi bensì il 29 (avevo chiesto per pura informazione quanto sarebbe costata un’eventuale proroga del viaggio di circa 10 giorni, ma non avevo confermato nulla, tuttavia, evidentemente, avevano capito male). Pertanto, nel database della compagnia dev’essere successo qualche piccolo pasticcio.
Dopo qualche tentennio, sono riusciti ad abilitarmi il check-in, felice, mi appresto a far pesare la valigia e…..

 

“Sa…non le consiglio di partire oggi, anche il volo da Denver a Francoforte è stato cancellato, mi dispiace”.

 

 

State esagerando ragazzi, non potete aver architettato tutto questo piano solo per farmela pagare, lo scherzo è bello quando dura poco.

 

 

0tghosuhf oisjdnajkwb gonjkaonfdwj!!! (varie parolacce in Finlandese)

 

Insomma, ero bloccato ad Idaho, il che era sicuramente meglio rispetto a Denver, dove non avrei avuto un posto in cui stare.

 

L’assistente di United, davvero molto gentile, una volta capita la mia frustrazione (avrà sentito le parolacce che ho gridato dentro di me?), ha cercato di fare il possibile per trovare una soluzione, e così è stato: sarei partito con quel volo verso Denver, avrei aspettato circa tre ore lì per poi partire verso Newark (New York, ndr), una volta arrivato a Newark (alle 23:59), avrei dovuto attendere SOLO 18 ORE per prendere un volo verso Milano e tornare a casa (dopo altre 9 ore di volo).

 

Insomma, era una soluzione…poco pratica.
Anche qui, cercando di trovare il lato positivo, preferisco certamente aspettare 18 ore in aeroporto a Newark dove puoi trovare qualsiasi negozio e svago piuttosto che rimanere anche solo 24 minuti e 30 secondi ad aspettare a Malpensa.

 

Tuttavia, mentre ragionavo ancora sulla soluzione proposta, la gentile assistente mi ha fatto notare il fatto che ormai sarebbe troppo tardi per fare un Check-In e partire subito, pertanto, bisognava trovare l’ennesima soluzione.

 

Nel giro di pochi minuti è riuscita a trovare quella che è sicuramente la miglior soluzione possibile: partenza da Idaho alle 7:20 am, arrivo a Denver dopo un’ora e mezza, un’ora di attesa e partenza per Newark, 3 ore di attesa a Newark e poi via verso Milano. Nel disastro di sfiga avuto con i vari scioperi, ho avuto la fortuna di trovare persone gentili che mi hanno aiutato a tornare a casa intatto senza ubriacarmi a Francoforte per la disperazione. Fegato e cervicale ringraziano vivamente.

 

So che vi mancheranno i miei articoli, ma stavolta cercate di non farvi assumere in United per provocare altri scioperi che mi lascino a terra, grazie.

 

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