Usa Trip Day #3: la famosa patata dell'Idaho

E’ il terzo giorno che sono in America e sono ancora convinto di essere in un film, che qualcuno mi dia uno schiaffo, altrimenti continuerò a parlare “a citazioni” come “Sogno o son….in un film?”. Di questo terzo giorno mi è piaciuta una cosa in particolare: tra amici riusciamo sempre a mantenere un’organizzazione precisa e puntuale.

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Infatti, prima di andare a dormire ieri sera io e Daniel c’eravamo detti “puntiamo la sveglia alle nove, facciamo colazione, ci prepariamo e andiamo da RadioShack a prendere la mia sim, così possiamo lavorare con calma di pomeriggio, ok?” “Chiaro”.

Bene, indovinate chi si è svegliato alle 12:30 dopo secchiate d’insulti in faccia?

Dannazione Daniel, c’eravamo organizzati!

Beh, posso anche saltare la parte in cui lui, seccato, mi ha detto  “mi sono addormentato alle 7:30 perché QUALCUNO russava”, alla fine non è una parte determinante, Daniel si è svegliato tardi e basta perché è un dannato dormiglione. Fine.

Ad ogni modo mi sono gustato una colazione da solo a base di Frappuccino di Starbucks, Ciambella e biscotti con1 M&M’s, tutta roba sana e genuina che arriva dalle migliori coltivazioni della zona. E’ sempre molto bello fare colazione guardando il panorama esterno, e per la prima volta in vita mia non sono sarcastico: qui non c’è assolutamente nulla, cioè intendo proprio nulla, ma quel “nulla” è magnifico da vedere.

“Cosa guardi?”

“il nulla.”

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Tornando alla sveglia di quel dormiglione, una volta pronti siamo usciti in macchina e ci siamo ritagliati un piccolo spazio per ascoltare della buona musica rock/country americana su strade e luoghi in cui puoi non sentirti un idiota se giri col braccio fuori e questo genere musicale a palla, la stessa cosa in Italia sarebbe finita con “guarda quel puzzone, chi si crede di essere? Per fortuna mi deprimo con Tiziano Ferro.”

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Ad ogni modo, prima di entrare da RadioShack sono stato chiaro con Daniel: “Guarda che io non voglio una sim di AT&T come la tua, preferisco T-Mobile perché ad un prezzo inferiore ti danno 11GB di internet anziché 2.5 di AT&T, chiaro?” “Chiaro”.

Parlando col commesso, infatti, ho fatto la voce grossa per fargli capire quello che davvero volevo, insomma, bisogna farsi valere con i commercianti, altrimenti ti mettono i piedi in testa in un attimo, e, modestamente sono molto bravo a non farmi mettere i piedi in testa. Ecco com’è andata:

“Hi.” (Ciao)

“Hi, how’re you?” (Ciao, come và?)

“Fine thanks, I need a Sim Card for my Phone, but i want a T-Mobile one cause they offer more GBs” (Bene grazie, mi serve una sim per il mio telefono, però voglio una T-Mobile perché offrono più GB)

“We don’t have T-Mobile here, i can give you AT&T only” (non abbiamo T-Mobile qui, posso darti solo AT&T)

“Ok, give me AT&T” (OK, dammi AT&T).

Una volta fatti valere i miei diritti da consumatore, ho pagato la minuscola ed esigua cifra di 140$ per una sim da 2.5GB al mese con chiamate e messaggi illimitati per il telefono (verso numeri americani ovviamente) ed una sim dati da 3GB per l’iPad. Eeeh si, i commercianti non hanno proprio scampo con persone furbe come me. (Sarcasm Alert).

Ad ogni modo, i negozianti in America sono tutti molto gentili, e su questo mi ricordano molto l’Australia: quando entri in un negozio ti chiedono sempre “Come và?” e sono davvero interessati a saperlo, o almeno sembrano.

Vi immaginate una cosa del genere, ad esempio, da un tabaccaio in Italia?

Tabaccaio: *fissa il cliente che entra*

Cliente: *fissa il tabaccaio*

Tabaccaio: *fissa il cliente ormai dentro il negozio*

Cliente: *fissa il tabaccaio che lo fissa* ed esclama “Dammi un pacchetto di Marlboro Rosse”

Tabaccaio: *TOH.*

Cliente: “Ecco i soldi” *esce*

E ancora, vi immaginate una cosa del genere dal benzinaio in Italia?

Benzinaio: *fissa il cliente che arriva*

Cliente: *fissa il benzinaio*

Benzinaio: *fissa il cliente ed apre lo sportello della benzina*

Cliente: *fissa il benzinaio che lo fissa* ed esclama “20 €, verde”

Benzinaio: *Ecco il resto*

Cliente: “…” *accende la macchina e se ne va*

Insomma, qui sembrano tutti amici anche se non si conoscono, e il risultato è che sono tutti gentili e rispettosi tra loro; è davvero difficile abituarsi.

Gli americani di notte lasciano la porta aperta, parcheggiano e lasciano la macchina aperta, se hanno oggetti di valore lí lasciano in macchina, tanto nessuno lì tocca, c’è rispetto, ed è incredibile. E’ difficile abituarsi a questo.

Certo, questo vale più per le piccole città come Blackfoot dove è tutta campagna e ci sono pochi abitanti, un discorso del genere a New York non è sicuramente fattibile.

Dopo RadioShack è stato il turno di Wallmart ancora una volta e, esattamente come ieri, è impossibile uscire soltanto con gli articoli che ti eri prefissato di comprare, infatti, una volta giunti alla cassa, è comparsa magicamente dal nulla una cassa di Dr.Pepper, bevanda buonissima che in Italia non abbiamo, e una bottiglia di Fanta alla Fragola. Sono convinto che ci sia qualcuno che mette le cose nel carrello senza che io me ne accorga, e quel qualcuno si chiama “Mano di Ricky” (si, è un concetto simile a quanto visto nella Famiglia Addams).

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Piccola curiosità: qui in America, camminando all’interno di un supermercato, si trova quasi sempre una sezione dedicata alla Caccia in cui puoi trovare vari oggetti come vestiti militari, elmetti, guanti specifici, armi, coltelli, armi pericolose, coltelli affilati, armi belle grosse, coltelli cattivissimi, armi, coltelli e ancora armi. La caratteristica davvero unica è che basta la carta d’identità per comprare un fucile a pompa sufficiente ad aprire in due la testa del tuo vicino mentre taglia il prato di mattina quando tu stai ancora dormendo dopo un rave. Mm…ora che ci penso, potrebbe tornare utile dalle mie parti per sistemare un paio di..ehm..vicini che tagliano il prato presto.

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Insomma, immaginate di camminare al Lidl dalle nostre parti e, proprio di fianco allo scaffale con gli attrezzi da giardino in offerta speciale a 19,99€, trovate un bel fucile a pompa in saldo a 299€. Dev’essere davvero strano arrivare alla cassa e togliere dal carrello insalata, pomodori, fucili a pompa, yogurt, munizioni, latte, uova, mitragliette, formaggio e bombe a mano. Oppure, immaginate di ricevere a casa quei buoni sconto per fare la spesa e trovarne uno per una Desert Eagle.

A natale: “Uuuuh, ma è un fucile a pompa, grazieeee! Lo provo subito.”

Poi io e Daniel ci siamo concessi un piccolo giro turistico per la città, abbiamo guardato un po’ le case, le strade, la gente ed infine ci siamo fermati a fare qualche foto ad un paio di Tank (carri armati) in un parco.

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Mentre ci rilassavamo al parco, riflettevo su altre differenze tra il popolo italiano e quello americano: ad esempio, qui fai davvero fatica a buttare un mozzicone di sigaretta per terra, semplicemente perché è tutto pulitissimo e soprattutto ci sono cestini OVUNQUE, anche nei posti più dispersi; questo è un gentile invito a rispettare l’ambiente, cosa che mi piace davvero molto. Qui la gente non butta cartacce o mozziconi per terra, sa che ci sono i cestini per questo. Poi, oltre a questo, non fanno nessun tipo di raccolta differenziata, quindi potete buttare qualsiasi articolo nel cestino.

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Una volta tornati a casa, io e Daniel ci siamo dedicati ad un lavoro in particolare da portare a termine: tagliare il prato.

Beh, detta così può sembrare un’attività noiosa, tuttavia, qui i campi sono enormi, non è possibile tagliare tutto il prato con un semplice tagliaerba, ecco perché qui usano questi:

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Vi posso garantire che è davvero divertente derapare sul prato a bordo di questo Riding Lawn Mower, non si vede dalla mia faccia?

Un altro fatto interessante è che, nonostante la campagna, ci sono davvero pochi insetti che ti danno fastidio mentre lavori in giardino. Non so voi, ma quanto mi capita di tagliare il prato a casa, finisco che sono assolutamente sazio dopo la scorpacciata di moscerini.

Oltre a questo, ho chiesto a Peter se ci fosse la possibilità di vedere ragni grossi, cattivi e pericolosi da queste parti, ma purtroppo la sua risposta è stata negativa.

Derapando e affettando poveri insetti con quel coso fighissimo, il tempo è letteralmente volato, e, ad un certo punto, Peter ci ha invitati ad entrare in casa in quanto era pronta la cena, la famosa “Patata di Idaho“.RDP_2001

 

Si, parlavo di cibo nel titolo (delusi, vero?) e, nella fattispecie, questa patata è praticamente cucinata con la buccia, tagliata in due, e riempita a piacimento con vari condimenti. Dato che volevamo rispettare la tradizione, i condimenti sono stati: burro, bacon, cilandro (una sorta di prezzemolo), erba cipollina, Sour Cream (panna acida), sale e pepe. Che dire, una vera bontà! D’altronde si sa, le americane sono davvero patate!

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Ehm…volevo dire, le patate americane sono fantastiche, morbide, tenere, invitanti…si, sto parlando di cibo, smettetela di fare i pervertiti.

Una volta finita la cena ci siamo messi a fare le nostre consuete chiacchierate serali con una Birra in mano (rigorosamente rossa) in attesa di andare a dormire.

Domani sarà una giornata importante in quando dovremo finire diversi lavori per poi prepararci con calma alla partenza verso Yellowstone prevista per questo weekend.

Nel frattempo, vi lascio con una piccola gallery con altre foto scattate oggi: